mercoledì 25 luglio 2012

Implantologia Dentale

Che cos'è l'implantologia


Viene chiamata "implantologia dentale" o più comunemente solo "implantologia" tutta quella branca dell'odontoiatria che si occupa di esaminare, misurare e quindi installare denti artificiali nelle arcate dentali del paziente.

Questo viene tipicamente fatto con impianti (da cui il nome) a base metallica fissati per lo più direttamente sull'osso dell'arcata; ove non sia possibile, magari perché l'osso è troppo fragile o sottile per supportare la sollecitazione meccanica, si ricorre a soluzioni alternative quali gli impianti a griglia con moncone.

Qualora l'impianto sia inserito direttamente nell'osso tipicamente è fatto in titanio, mentre se resta fuori dall'osso (implantologia iuxtaossea), si procede con una lega di cromo, cobalto e molibdeno; in entrambi i casi deve essere sempre garantita la succitata biocompatilità, ovvero l'assenza di reazioni immunitarie o di altra natura comunque stressanti per il fisico, popolarmente (ma non puntualmente) indicate come "rigetto".

Data la natura biocompatibile e la robustezza che dovrebbe avere la radice di ogni impianto, questi tipicamente sono stimati avere una vita utile di almeno 25 anni (si ritiene che possano andare anche oltre, ma non esistono al momento studi con durata maggiore), più che sufficienti nella maggior parte dei casi a garantire quindi al paziente dei denti perfettamente funzionali per tutta la durata della sua vita.

Particolarmente con l'implantologia ad innesto diretto sull'osso (cd. endossea), di gran lunga la più diffusa, è comunque fondamentale che l'impianto sia collocato con precisione millimetrica, altrimenti, anche per oscillazioni e mobilità appunto nell'ordine del millimetro, possono insorgere complicazioni dovute alla mobilità che possono portare oltre alla perdita della protesi, anche al danneggiamento dei denti circostanti, siano questi artificiali o naturali.

Implantologia: Scuola Svedese Vs. Scuola Italiana


Al momento esistono due "scuole" maggiori per l'implantologia: quella svedese, o a carico differito, e quella italiana, detta anche a carico immediato.


Quella svedese è ad oggi la più diffusa nel mondo, ma comporta uno stress maggiore per il paziente, dal momento che il dente artificiale viene inserito in un secondo intervento, dai 2 ai 6 mesi dopo l'intervento per l'inserimento della radice metallica.


Risulta dunque facile capire quale possa essere il maggior disagio per il paziente, che oltre a doversi sottoporre a due interventi, viene costretto per un periodo di tempo considerevolmente lungo a restare ancora privato della sua dentatura, con i conseguenti fastidi sia per la funzione meccanica che per quella estetica.


L'implantologia di scuola italiana, invece, pur richiedendo di norma un dentista più esperto e capace per la sua complessità, consente invece di procedere con una sola operazione: il paziente può quindi riavere tutti i suoi denti con una sola seduta!

1 commento:

  1. L'Implantologia è una tipologia di tecnica clinica particolarmente diffusa tramite cui è possibile eseguire l'inserimento di nuovi denti su pazienti che ne hanno subito una perdita totale o paziale.
    L'implantologia, grazie alle recenti evoluzioni scientifiche e tecnologiche, ha sviluppato una serie di tecniche che permettono di eseguire l'inserimento di impianti dentali in maniera meno invasiva e fastidiosa per il paziente oltre che in totale sicurezza. L'implantologia prevede l'inserimento di viti in titanio chiamate fixtures nell'osso mandibolare o mascellare, su cui successivamente verranno costruite le protesi fisse.

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