martedì 31 luglio 2012

La Carie Dentaria - Parte II


[Parte I]

Che cosa favorisce e che cosa combatte le carie

Decorso di una carie
non curata per tempo
Ci sono 4 concause principali che possono favorire la produzione di carie:
  • cause nella fisiologia e anatomia del dente: esistono patologie, per lo più congenite, che minano il corretto sviluppo del dente, in particolare dello smalto, rendendolo più debole. Anche denti con radici malformate, intercapedini eccessive tra i denti o altri spazi che possano accumulare detriti alimentari con particolare felicità contribuiscono sensibilmente a formare la carie;
  • cause nella popolazione batterica della bocca: come già ricordato, la bocca è fisiologicamente ricca di batteri che sono sostanzialmente non eliminabili, ma anche non dannosi nelle concentrazioni usuali; inoltre non ogni batterio è nocivo e, allo stato attuale, si ritiene che la carie sia provocata principalmente da Lactobacillus acidophilus, Nocardia spp., Actinomyces Viscosus e Streptococcus Mutans che, se in concentrazioni dannose, possono assumere la caratteristica forma della placca:
  • cause nella presenza di carboidrati fermentabili: diversi zuccheri, tra cui glucosio, fruttosio e saccarosio possono essere trasformati dall'azione batterica in acidi che vanno poi ad intaccare il rivestimento dentale, causandone la cosiddetta demineralizzazione. Si tratta di un processo assolutamente reversibile e specifici interventi, quali l'uso di dentifrici ricchi di fluoso, favorisce il processo inverso, ovvero la remineralizzazione;
  • cause associate al tempo: la frequenza con cui introduciamo e quanto a lungo manteniamo nella nostra bocca alimenti che, convertiti dai batteri di cui sopra, abbassino progressivamente il pH orale è un fattore sicuramente rilevante; analogamente lo è il progredire dell'età del paziente e la perdita di quantità e qualità solvente della saliva prodotta; di converso la regolarità nella pulizia dentale e l'impegno per lasciare quanto più possibile idratata la bocca possono essere forti elementi di contrasto alla carie dentale.
Altri fattori di rischio possono essere patologie che agiscano indirettamente sull'equilibrio orale: diabete mellito, antistaminici o antidepressivi possono ridurre sensibilmente la produzione di saliva.


Il fumo è un altro fattore da evitare anche per la formazione delle carie.

Alcuni disturbi della crescita, quali ad esempio una penuria di calcio o un'esposizione al piombo anche in fase prenatale, possono compromettere in maniera significativa la formazione dei denti e la loro durata successiva.

Si noti che la frequenza dell'introduzione in bocca di cibi cariogeni è un fattore di rischio molto più significativo della loro quantità: in altre parole fare continuamente piccoli spuntini ricchi di saccarosio è molto più deleterio che non l'ingerire in un'unica soluzione un gran quantitativo di dolci.

Anche in questi casi, lo strumento migliore resta la prevenzione, attuata con visite di controllo periodiche presso un odontoiatra e l'abitudine a regolarizzare alimentazione e igiene orale.

Diagnosticare la carie

Alcuni strumenti da dentista utili anche per la carie
Strumento ideale per una prima e rapida visione resta la radiografia panoramica, che consente appunto di individuare presto le eventuali carie, particolarmente ma non solo quelle in stato avanzato.


Prima ancora che questi strumenti si sviluppassero e ancora oggi per diagnosi di situazioni più delicate, comunque, i dentisti hanno sempre utilizzato i classici specchietti odontoiatrici e sonde paradontali per verificare la presenza di carie incipienti.

Questo tipo di intervento richiede comunque una certa perizia unita ad una certa cautela, perché l'azione delle sonde potrebbe bastare a compromettere la situazione di strati di smalto ancora recuperabili.

Ulteriore alternativa è il soffio di aria in bocca per rimuovere l'umidità dalle superfici dentali sospette e quindi cambiarne le proprietà ottiche per mettere in evidenza possibili fessure.

Terapia e follow up contro le carie

Il dolore ai denti purtroppo
indica spesso carie in stadio avanzato
Di norma le superfici dentali compromesse non possono rigenerarsi in maniera autonoma, per quanto piccoli danni allo strato di smalto possono essere riassorbiti con una corretta remineralizzazione se l'igiene orale è condotta in maniera costante e puntuale e si evita di introdurre in bocca con particolare frequenza cibi cariogeni.

Condizioni più avanzate possono costringere l'odontoiatra ad asportare parti di tessuto infetto (tipicamente con il il famigerato trapano da dentista o anche con un piccolo cucchiaio se è già stata raggiunta la polpa) che saranno poi rimpiazzatiin un intervento di odontoiatria conservativa con altri materiali quali resine composte, amalgama, porcellana o oro.

Le resine composte o la porcellana sono preferite per situazioni frontali perché possono essere rese indistinguibili dalla porzione di dentatura asportata. Qualora si tratti di parti di dente sottoposte a notevoli sollecitazioni meccaniche, come nel caso della dentatura posteriore, l'oro o ceramica unita ad altro metallo sono di norma le soluzioni preferite.

In casi particolarmente gravi e avanzati, può essere necessaria l'estrazione del dente a cui dovrebbe seguire l'impianto di un dente artificiale, sia per ridare funzionalità ed estetica al paziente, sia per non lasciare la bocca più vulnerabile con nuove cavità.

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