domenica 19 agosto 2012

Lo Sviluppo Dentale - Parte III



La formazione del Cemento Dentale


Struttura Dentale e Parodonto
Terzo e ultimo componente fondamentale della struttura dentale, il cemento nasce, come è facile intuire, con la cementogenesi.

La cementogenesi è l'ultimo stadio dello sviluppo dentale e dipende da un tipo di cellule appositamente dedicate e differenziate dalle cellule follicolari, dette cementoblasti.

Il cemento dentale viene prodotto in due forme dai cementoblasti: cellulare e acellulare.

Il cemento acellulare è il primo a formarsi e parte dalle secrezioni di fibrille di collagene attorno alla superficie della radice, allontanandosi poi via via dal centro del dente; come i cementoblasti iniziano a migrare, cambiano i depositi di collagene e quindi lo spessore del cemento prodotto che nel cemento acellulare resta sempre formato da una serrata matrice di collagene e proteine.

mercoledì 15 agosto 2012

Lo Sviluppo Dentale - Parte II


La formazione dello Smalto


La formazione dello smalto dentale, nota anche come "amelogenesi", avviene durante lo sviluppo della corona di un dente.

La formazione di smalto e dentina è guidata dal principio dell'induzione reciproca, ovvero dalla necessità che la formazione dello smalto sia sempre successiva a quella della dentina.

Usualmente la formazione dello smalto avviene in due fasi: la fase secretoria e la fase di maturazione.

lunedì 6 agosto 2012

Lo Sviluppo Dentale - Parte I

Che cos'è l'odontogenesi

Lo sviluppo dentale o, con nome medico, l'odontogenesi, è quell'insieme di processi che portano alla formazione del dente partendo dalle cellule embrionali che poi crescendo emergono sulle arcate dentali.

L'odontogenesi si presenta come un processo evolutivamente assai antico, tant'è che anche altre specie non-mammifere hanno uno sviluppo sostanzialmente analogo a quello dei denti umani.

Affinché l'odontogenesi umana possa considerarsi armonica, è necessario che fin dallo sviluppo fetale lo smalto, la dentina, il cemento dentale e il paradonto crescano regolarmente in determinati stadi.

venerdì 3 agosto 2012

Il Pericolo della Fluorosi

Che cos'è la fluorosi

La fluorosi dentale è un disturbo dello sviluppo, nello specifico lo sviluppo dello smalto dentale, dovuto ad esposizione eccessiva al fluoruro nell'età dello sviluppo, ovvero tra i 3 mesi e i 9 anni circa.

Le forme più lievi sono le più diffuse e poco percepibili ad occhio nudo, nella forma di macchioline o strisce bianche di colore diverso sullo smalto.

Le forme più avanzate lasciano macchie e segni ben visibili di decolorazione i imbrunimento sul dente che sono ben visibili anche ad occhio nudo; un dente affetto da fluorosi può avere forma instabile ed essere difficile da pulire.

giovedì 2 agosto 2012

Tutto sul Dentifricio

Che cos'è il dentifricio

Decisamente più dentifricio di quanto ne serva
per una comune pulizia orale dopo pasto
Il dentifricio (o "pasta dentifricia") è una pasta o gel con specifiche capacità fisiche e chimiche pensata per essere impiegata tramite uno spazzolino per il mantenimento dell'igiene e dell'estetica dentali.

L'azione fisica di un dentifricio è quella di aiutare la sollecitazione meccanica di uno spazzolino nell'abrasione dei residui alimentari o della placca dalle superfici dentali; la sua azione chimica può essere di riduzione della carica batterica, riduzione dei cattivi odori prodotti da condizioni come l'alitosi o di remineralizzazione del dente o mantenimento delle otturazioni con fluoruro o xilitolo, impedendo di fatto la comparsa o la degenerazione di altre patologie quali le gengiviti.

Va rilevato che il grosso dell'azione di pulizia è comunque prodotto dallo spazzolino, mentre i dentifrici commerciali possono essere sostituiti da sale o bicarbonato di sodio, sebbene questi componenti non forniscano tutti gli effetti di un dentifricio, specie se di fascia alta.

mercoledì 1 agosto 2012

Lo Smalto Dentale

Che cos'è lo smalto dentale

Lo smalto dentale è un tessuto mineralizzato che ricopre lo strato più esterno del dente, proteggendolo dall'azione meccanica e chimica degli elementi dell'ambiente orale.

Lo smalto viene creato da cellule epiteliali nella cosiddetta "amelogenesi" ed è la sostanza del corpo umano con maggiore durezza.

Questa durezza è dovuta al fatto che di essere formato al 96% ca. da composti contenenti calcio (principalmente idrossiapatite), mentre il 4% residuo è costituito da fibre organiche. Non è formato da cellule vive, ma può eventualmente rigenerarsi in una certa misura grazie alle cellule sottostanti.

Il suo spessore va dai 2,5 mm delle cuspidi (ovvero le punte) ad 1,5 mm nella porzione cervicale del dente.

martedì 31 luglio 2012

La Carie Dentaria - Parte II


[Parte I]

Che cosa favorisce e che cosa combatte le carie

Decorso di una carie
non curata per tempo
Ci sono 4 concause principali che possono favorire la produzione di carie:
  • cause nella fisiologia e anatomia del dente: esistono patologie, per lo più congenite, che minano il corretto sviluppo del dente, in particolare dello smalto, rendendolo più debole. Anche denti con radici malformate, intercapedini eccessive tra i denti o altri spazi che possano accumulare detriti alimentari con particolare felicità contribuiscono sensibilmente a formare la carie;
  • cause nella popolazione batterica della bocca: come già ricordato, la bocca è fisiologicamente ricca di batteri che sono sostanzialmente non eliminabili, ma anche non dannosi nelle concentrazioni usuali; inoltre non ogni batterio è nocivo e, allo stato attuale, si ritiene che la carie sia provocata principalmente da Lactobacillus acidophilus, Nocardia spp., Actinomyces Viscosus e Streptococcus Mutans che, se in concentrazioni dannose, possono assumere la caratteristica forma della placca:
  • cause nella presenza di carboidrati fermentabili: diversi zuccheri, tra cui glucosio, fruttosio e saccarosio possono essere trasformati dall'azione batterica in acidi che vanno poi ad intaccare il rivestimento dentale, causandone la cosiddetta demineralizzazione. Si tratta di un processo assolutamente reversibile e specifici interventi, quali l'uso di dentifrici ricchi di fluoso, favorisce il processo inverso, ovvero la remineralizzazione;
  • cause associate al tempo: la frequenza con cui introduciamo e quanto a lungo manteniamo nella nostra bocca alimenti che, convertiti dai batteri di cui sopra, abbassino progressivamente il pH orale è un fattore sicuramente rilevante; analogamente lo è il progredire dell'età del paziente e la perdita di quantità e qualità solvente della saliva prodotta; di converso la regolarità nella pulizia dentale e l'impegno per lasciare quanto più possibile idratata la bocca possono essere forti elementi di contrasto alla carie dentale.
Altri fattori di rischio possono essere patologie che agiscano indirettamente sull'equilibrio orale: diabete mellito, antistaminici o antidepressivi possono ridurre sensibilmente la produzione di saliva.

lunedì 30 luglio 2012

La Carie Dentaria - Parte I

Che cos'è la carie dentaria

Un controllo periodico impedisce complicazioni
La carie dentaria è una patologia degenerativa dei tessuti duri del dente (dunque lo smalto e la dentina) causata da infezione batterica e che partendo dall'esterno può giungere sino alla polpa dentale.

I batteri che la producono sono quelli usualmente presenti nel cavo orale, in particolare quelli a diretto contatto con il dente come placca batterica.

Questi di norma non degenerano in carie, ma può capitare di sviluppare carie se non si applica una corretta igiene orale o se si ha un netto calo delle difese immunitarie (ad esempio a seguito di un trapianto o di stress perdurati).

venerdì 27 luglio 2012

L'ortopantomografia

Che cos'è l'ortopantomografia

Un dentista fa diagnosi con un'ortopanoramica
Più comunemente chiamata "radiografia panoramica (dentale)" o "ortopanoramica", l'ortopantomografia consiste nell'effettuare una scansione a raggi X di entrambe le arcate dentali.


Si tratta di un esame abbastanza standard, ma spesso sottovalutato e non ovunque disponibile, nella corretta prassi di diagnosi odontoiatrica: con questo non stiamo affatto dicendo che sia obbligatorio somministrarla o che necessariamente il dentista che non la prescriva dimostri poco zelo o poco interesse per il paziente.

Al contrario, trattandosi pur sempre di un'irradiazione (sebbene localizzata e di modesta intensità), il suo uso dovrebbe essere senz'altro moderato e non frequente.

giovedì 26 luglio 2012

Denti Naturali e Denti Artificiali

Che cosa sono le protesi dentarie

I denti artificiali sono del tutto indistinguibili
dai denti naturali
Può capitare a tutti, nel corso della propria vita, di subire la perdita di uno o più denti a seguito di patologie o incidenti.

Questo ha ripercussioni sull'intera qualità della vita che spesso vanno ben oltre la minor resa meccanica della dentatura nel gestire la masticazione: denti mancanti, se non si interviene medicamente, possono portare a ulteriori danni nella bocca, ma soprattutto vengono rilevati dal paziente come una rilevante menomazione, soprattutto dal punto di vista estetico.

Anche per questo motivo negli ultimi anni è fiorita sempre più l'industria delle protesi dentarie.


Nella realizzazione di una protesi dentaria è necessario far sì che il prodotto finale rispetti questi 4 requisiti:

mercoledì 25 luglio 2012

Implantologia Dentale

Che cos'è l'implantologia


Viene chiamata "implantologia dentale" o più comunemente solo "implantologia" tutta quella branca dell'odontoiatria che si occupa di esaminare, misurare e quindi installare denti artificiali nelle arcate dentali del paziente.

Questo viene tipicamente fatto con impianti (da cui il nome) a base metallica fissati per lo più direttamente sull'osso dell'arcata; ove non sia possibile, magari perché l'osso è troppo fragile o sottile per supportare la sollecitazione meccanica, si ricorre a soluzioni alternative quali gli impianti a griglia con moncone.

Qualora l'impianto sia inserito direttamente nell'osso tipicamente è fatto in titanio, mentre se resta fuori dall'osso (implantologia iuxtaossea), si procede con una lega di cromo, cobalto e molibdeno; in entrambi i casi deve essere sempre garantita la succitata biocompatilità, ovvero l'assenza di reazioni immunitarie o di altra natura comunque stressanti per il fisico, popolarmente (ma non puntualmente) indicate come "rigetto".

martedì 24 luglio 2012

Ortodonzia per il Tuo Sorriso

Che cos'è l'ortodonzia

Esempio di Ortodonzia Linguale
Anche se nel linguaggio comune l'ortodonzia è spesso confusa e assimilata alle sole pratiche di intervento per la correzione di determinate malformazioni, in senso più proprio l'ortodonzia è quel ramo di studi dell'odontoiatria che si occupa delle varie anomalie nella formazione, nella crescita e nel posizonamento dei denti e delle ossa mascellari.

I soli professionisti a poter diagnosticare e trattare problemi ortodontistici sono gli odontoiatri e gli specialisti in ortognatodonzia.

Gli obiettivi sono dunque quelli contrastare queste anomalie con interventi volti a prevenire, risolvere o attenuare le malformazioni di denti e arcate dentali.

Nella pratica questo avviene sostanzialmente con due tipologie di strumenti:

lunedì 23 luglio 2012

Il Filo o Nastro Interdentale - Parte II

[Parte I]

Come scegliere il filo interdentale


In commercio si trova in diverse varietà e di diversi materiali, tra cui anche materiali organici come la seta o affini, preferiti da chi ricerchi un filo che sia subito biodegradabile.

La variabile più critica nella scelta è senz'altro lo spessore del filo o nastro: uno spessore eccessivo può rendere arduo se non impossibile il raggiungere adeguatamente tutte le intercapedini, mentre uno spessore troppo contenuto, specie in presenza di dentatura aguzza, può portare alla frequente spezzatura o allo sfilacciamento del filo, con il rischio che ne restino frammenti tra i denti che quindi aumenterebbero ulteriormente l'accumulo di detriti e le possibilità di infiammazioni anziché combatterli.

Qualora si dovesse restare con frammenti di filo o nastro incastrati tra i denti, è consigliabile ripassare sulla stessa porzione di arcata con un filo intatto e con una posizione il più possibile in linea con il solco dentale, compiendo movimenti lenti e profondi al fine di rimuovere il frammento di filo rimasto tra i denti.

venerdì 20 luglio 2012

Il Filo o Nastro Interdentale - Parte I


Che cos'è il filo interdentale

Il filo o nastro interdentale è un insieme di sottili filamenti, originariamente in seta e oggi di materiali sintetici (nylon o più raramente teflon o polietilene), il cui scopo è rimuovere detriti alimentare e prime formazioni di  placca dalle intercapedini tra i denti.

Contrariamente al pensiero comune, il filo non sostituisce lo spazzolino o viceversa: sono entrambi strumenti necessari e complementari, da usare con regolarità per una corretta igiene orale.

Uso del filo interdentale


Per il suo impiego è sufficiente prenderne pochi centimetri e farlo passare con movimento ritmico avanti-indietro tra le intercapedini dentali, in particolare vicino all'attaccatura delle gengive, dove difficilmente uno spazzolino può coprire tutto in maniera efficiente.

giovedì 19 luglio 2012

L'igienista Dentale

Chi è l'igienista dentale

L'igienista dentale è una figura che non è sempre banale inquadrare: si tratta di un professionista in possesso di un titolo di studio specifico e non va confuso con altre professioni, quali l'assistenza alla poltrona o l'odontotecnico.

Giova inoltre ricordare che l'igienista dentale può operare in maniera autonoma rispetto ad un odontoiatra, in qualità di libero professionista o anche titolare di studi privati, senza l'obbligo di collaborare con un dentista.

Cosa fa l'igienista dentale

Rientrano tra i compiti dell'igienista mentale:

  • il mantenimento della salute orale e dentale dei pazienti;
  • la prevenzione e, ove possibile, cura di patologie della bocca;
  • consiglia e dà strumenti al paziente perché possa mantenere in salute tutto il sistema orale;
  • orienta il paziente verso percorsi terapeutici che ne consentano sia la piena funzionalità che una buona apparenza estetica.
Ancora più nel dettaglio, vediamo quali mansioni operative può seguire, da solo o in collaborazione con altri professionisti:

mercoledì 18 luglio 2012

Ablazione del Tartaro

Che cos'è l'ablazione del tartaro

Inauguriamo questo spazio dedicato alla salute e al benessere dei propri denti parlando di pulitura delle arcate dentali, tecnicamente detta "ablazione del tartaro" e molto più raramente chiamata anche "detartrasi".

Questo processo avviene o almeno dovrebbe avvenire con cadenza periodica, dal momento che non è possibile, nemmeno con regolare pulizia dentale con spazzolino e filo interdentale, impedire al 100% la formazione di tartaro.